Esposizione permanente

Il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla , è un Ecomuseo speciale, con un’ identità contaminata.
In esso infatti
coesistono :

  • il desiderio di lavorare insieme alla comunità;
  • la passione per l’arte e la sperimentazione.

Per questo, nelle sue sale , è possibile ammirare in esposizione permanente alcune opere, strettamente connesse al mondo della Fornace, che permettono di intuire le infinite potenzialità di un luogo e di un materiale , che, attraverso l’arte, vengono messi nelle condizioni di mostrare evoluzioni, rifunzionalizzazioni, nuove vite possibili .  

La ragione di questa tensione verso l’arte? Sta tutta nel percorso.

A partire dalla prima scintilla di entusiasmo, che ispirò Cesario Carena, fino alla costituzione del Munlab, Ecomuseo dell’Argilla , tutto è stato un viaggio di ricerca volto a valorizzare il più possibile sia il passato, che, soprattutto, i futuri dell’argilla e della Fornace.

In quest’ottica particolarmente significativi furono gli anni di mostre e sperimentazioni che hanno segnato l’attività dell’Associazione La Fornace Spazio Permanente, oggi ente gestore

LFSP

L’Associazione La Fornace Spazio Permanente nacque nel 1993 per volontà di Cesario Carena, che già da qualche anno aveva deciso di dedicarsi, oltre che al suo lavoro di architetto, all’operazione di riqualifica e valorizzazione degli edifici dismessi della fornace di famiglia (la Fornace Carena) e della cava d’argilla esaurita adiacente, che sarebbe poi diventata l’ oasi.

L’Associazione LFSP , coinvolgendo artisti, professionisti, studenti, ex operai della fornace, si poneva come obiettivi quello di persistere nell’opera di recupero degli spazi di archeologia industriale della fornace centenaria e della cava già avviata da Cesario Carena e di continuare ad organizzare mostre, eventi e manifestazioni culturali , procedendo lungo il percorso di rifunzionalizzazione e valorizzazione di spazi e materiali.

La prima mostra organizzata da LFSP si tenne nel novembre 1993 e fu chiamata “Fornace & Officina”. In essa si presentava il lavoro realizzato da Cesario Carena in collaborazione con suo figlio Simone , e gli architetti Guido Drocco e Luca Barello. Si trattava di una ricerca per un riuso creativo del materiale di fornace (sfere, grate, zolle e semilavorati) che aveva portato, a partire da questi elementi di scarto e con il supporto di strutture metalliche saldate, alla realizzazione di prototipi di oggetti e complementi d’arredo .

Negli anni a seguire, le attività dell’Associazione LFSP si moltiplicarono, includendo:

  • visite didattiche per studenti universitari e dell’Accademia Albertina di Torino;
  • laboratori dedicati agli alunni delle scuole dell’obbligo;
  • recupero degli edifici e riappropriazione dei processi costruttivi e di trattamento dei mattoni;
  • partecipazione a mostre.

Interesse principale era però quello di organizzare mostre all’interno della Fornace, che dessero visibilità al lavoro di esplorazione e vivificazione degli spazi e dei materiali portato avanti dagli artisti che gravitavano intorno all’Associazione.

Eccone un breve elenco:

>  1995, “Scultura, Design, Parole a Cambiano” , personale sulle sculture e i disegni realizzati tra il 1944 e il 1954 da Filippo Chiss , allievo di Giacomo Manzù e Marino Marini. Allestimento curato da Cesario Carena;

>  1995, “Servitori d’Argilla”, dedicata a mostrare le sperimentazioni a forma di sfera, uovo, cilindro e candelabro di Cesario Carena e Guido Drocco ;

>  1996, “Into the Oven” , esposizione in prima europea dei progetti di SCI-Arc, l’Istituto di Architettura di Los Angeles;

>  1996, “Maestri e Allievi dell’Accademia Albertina” , raccolta di quaranta lavori di maestri e allievi dell’Accademia di Torino;

>  1999, “Vanni Penone Sculture 1973 – 1999” , esposizione delle opere di Vanni Penone.

Oltre agli allievi dell’Accademia Albertina di Torino e dello SCI-Arc di Los Angeles, in quegli anni furono molti gli artisti che scelsero non solo di esporre negli spazi della Fornace, ma anche di creare le proprie opere ispirandosi al suo particolare contesto.

  • Edward Allen
  • Laura Avendoglio
  • Miguel Enrico Ausili
  • Luca Barello
  • Ermanno Barovero
  • Gianni Busso
  • Adriano Campisi
  • Laura Castagno
  • Sandro Cherchi
  • Filippo Chissotti (Chiss)
  • Giovanni Chissotti
  • Riccardo Cordero
  • Pietro Ducato
  • Elastico
  • Franco Franchini
  • Riccardo Galleni
  • Angelo Garoglio
  • Clotilde Ceriana Mayneri
  • Franco Marchisio
  • Valentino Marengo
  • Elena Marietti
  • Bruno Martinazzi
  • Luciano Massari
  • Raffaele Mondazzi
  • Leonardo Mosso
  • Motus Liber
  • Vanni Penone
  • Johannes Pfeiffer
  • Renzo Regosa
  • Luisa Rinaldi
  • Claudio Rotta Loria
  • Lia Rondelli
  • Ornella Rovera
  • Marina Sasso
  • Luisa Valentini

LFSP e Munlab

Dal 2000 LFSP è ente gestore del Munlab, Ecomuseo dell’Argilla. 

La peculiarità di avere alle spalle un’associazione così fortemente collegata al mondo dell’arte ha reso il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla unico nel suo genere .

L’esperienza LFSP, gli anni di mostre ed esibizioni, la sperimentazione, i legami sviluppati con artisti e accademie e, più in generale, l’approccio “artistico” al paesaggio e alle sue risorse che ha caratterizzato l’Associazione fin dalla sua nascita, costituiscono infatti un patrimonio inestimabile per il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla.

Il rapporto fra Ecomuseo e LFSP è di scambio e interazione costante e le due entità continuano ad arricchirsi reciprocamente:

dall’Associazione LFSP
e dalle figure che con essa hanno collaborato e collaborano il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla trae l’
ispirazione e le competenze per immaginare e proporre alla comunità e ai visitatori progetti in cui territorio, argilla e cultura vengono fatti conoscere e riletti attraverso l’arte ;

grazie al Munlab, ecomuseo dell’Argilla
l’Associazione LFSP ha avuto modo di esplorare una
nuova dinamica di interazione con il territorio e la comunità, realizzando progetti artistici più partecipati e applicando le sue conoscenze ad un contesto più ampio, in cui l’arte esce dagli atelier e dalle gallerie e diventa patrimonio comune .

Artisti e opere

All’interno degli spazi del Munlab, Ecomuseo dell’Argilla , è possibile oggi ammirare in esposizione permanente alcune opere, in parte risalenti agli anni di attività dell’Associazione LFSP, in parte antecedenti, in parte frutto di progetti ecomuseali. In particolare:

CLAYART

nel mezzanino, nell’ufficio, nel cortile interno e nell’ex locale cabina elettrica è possibile ammirare la  collezione di arredi realizzata dagli architetti Simone e Cesario Carena, Guido Drocco e Luca Barello . Mettendo in relazione il laterizio industriale e i materiali di scarto della filiera di fornace  si sperimentano nuovi utilizzi realizzando elementi portanti per tavoli, scaffali, sedute, pannelli per esterni, sdraio, biomuri, portaombrelli e lampade. 

Alcuni degli oggetti della collezione sono stati selezionati per esposizioni di rilievo internazionale , tra le quali Centre Pompidou 2002, Torino Design 2006, Salone del Mobile off Milano 2006, ManuFatto Saluzzo 2012, Anyang Art Project 2006, South Korea. In produzione e vendita su ordinazione , rivolgendosi al Munshop.

OPERE DI CESARIO CARENA

in diversi punti del Munlab, Ecomusei dell’Argilla sono presenti opere di Cesario Carena, che sono state organizzate nel 2009 nella mostra Oltre il mattone, percorsi di ricerca tra architettura, fornace e design . I lavori in mostra evidenziano le molteplici sfumature con cui Cesario Carena è riuscito a raccontare il suo rapporto con l’argilla e la fornace e le molteplici possibilità evolutive immaginate per un luogo che voleva in continua trasformazione.

ALL’ESTERNO

  • Sfera, 2009;
  • Cubi d’erba, 1987
  • Biomuri, dal 1991
  • Le griglie della molazza, dal 1993
  • Disco di molazza, 2000
  • Blocchi (Matrici di zolle), dal 2002
  • Dormitorio per uccelli, 1989

NELL’ATRIO

  • Primo prototipo Clayart , 1977
  • Campo cotto, dal 1993
  • Animali della cava, 2019
  • Metro cubo di terracotta, 2000

NEL CORTILE INTERNO

  • sperimentazioni: Capillarità, Molazza, Biomuro con prove di scultura, Cubi della memoria, Lapidi, Uova vaso

NELLA CABINA ELETTRICA – PIANO TERRA

  • Tavolo giardino, 1992
  • Cilindri (+ Prove di rettificazione di Caretto /Spagna)
  • Cretto
  • Studio per Nini Maccagno, 2014

NELLA CABINA ELETTRICA – SU SCALA

  • Mattoni autoritratto, 1987

NELLA CABINA ELETTRICA – PRIMO PIANO

  • Esercizi di scultura, dal 1987
  • Autoritratto, 1987

Biomuri

Uova nido

OGGETTI PARLANTI

dal 2001 un gruppo di artigiani del territorio dà vita a linee di oggetti d’arredo e gadget in terracotta di alta qualità e contenuto culturale: sono gli  Oggetti Parlanti. Frutto della collaborazione con designer, ceramisti, abitanti, architetti, artisti , storici, geologi, fornaciai, abitanti e ispirati al mondo della fabbrica, alle storie di lavoro, ai luoghi e alle persone che li abitano .

Il gruppo di progettazione e produzione Oggetti Parlanti è anche disponibile per realizzare serie di oggetti di terracotta su ordinazione.

È possibile vedere e acquistare le collezioni o avere maggiori informazioni sulla possibilità di ordinare oggetti personalizzati presso il Munshop.

CLAY SOUND LANDSCAPE

installazione sonora sospesa curata da Paola Anzichè nell’ambito del progetto transdisciplinare LANDED/atterrati promosso nel 2017 dal Munlab, Ecomuseo dell’Argilla.

Realizzati collettivamente dai partecipanti al workshop, con materiale direttamente raccolto nell’area del Pianalto , gli oggetti che compongono l’installazione sono pensati per rivelare , attraverso il suono prodotto dal contatto fra gli elementi, la natura dei diversi tipi di argilla , espressione di ambienti specifici del Pianalto. L’installazione, mappa sonora di un territorio è progettata per “crescere” nel tempo grazie al contributo dei visitatori del Munlab, Ecomuseo dell’Argilla e rappresenta una parte integrante del percorso di visita dell’Ecomuseo.

SEGNI DELLA MEMORIA E DEL SILENZIO

installazione del 2005 di Cesario Carena, ideata con Hans Georg Berger e Susanne Besh.

ADSORBERE

installazione ambientale in progress iniziata nel 2017 da Andrea Caretto e Raffaella Spagna , caratterizzata dai colori ricavati dai diversi strati di argilla affioranti nella cava di Cambiano, è collocata in una delle sale dell’Ecomuseo.

CABINET OF CURIOSITIES

realizzata nel 2017 nell’ambito del progetto LANDED/atterrati da Fabienne Trotte e Juan Esteban Sandoval, è parte del più ampio progetto earth / field / land /clay, avviato dagli artisti nel 2016. Il progetto indaga la materia argilla in relazione ai suoi luoghi di origine ed ai significati immateriali che essa incorpora . L’opera è intesa come un dispositivo flessibile, che crea associazioni trasversali tra elementi di origine diversa, ipertesto aperto in grado di incorporare nel tempo nuovi reperti, oggetti e informazioni .

L’Associazione LFSP , nei tanti anni di lavoro, ha reso fertile il terreno.

Il Munlab, Ecomuseo dell’Argilla , vi affonda le radici.

La comunità, i volontari e i diversi professionisti che vi collaborano si prendono cura della sua crescita.

Insieme, possiamo fare la cosa più bella: assaporarne i frutti.

Veniteci a trovare, siamo certi piaceranno anche a voi!